Primo principio o principio
d’inerzia
Ogni corpo persiste nel suo stato di quiete o di moto
rettilineo uniforme, se nessuna forza esterna interviene per cambiare
tale stato. Ciò significa che senza l’intervento di forze esterne, se
un corpo è in quiete rimane fermo; se è in movimento, non è
soggetto a variazione di velocità, né in dimensione né in direzione.
In realtà sappiamo che questo non avviene,
perché, ad esempio, un autoveicolo che si muove ad una certa velocità
con le ruote libere di girare, diminuisce gradualmente la sua velocità
fino a fermarsi. Questo avviene per vie delle resistenze dell’aria e di
quelle d’attrito, che costituiscono Forze esterne che si oppongono al
moto.
La tendenza di ogni corpo a mantenere lo stato quiete
o di moto, si definisce Inerzia.
Inizio del moto: la forza d’inerzia
ha il verso opposto allo spostamento
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Arresto del moto: la forza
d’inerzia
d’inerzia ha il verso dello spostamento
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L’inerzia può essere causa
d’incidenti
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Alcuni
effetti dell’inerzia
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Secondo principio o principio di
proporzionalità
Un corpo non vincolato al quale si applica una forza continua e
costante, si muove con moto uniformemente accelerato lungo la
direzione della forza. Se allo stesso corpo si applica una forza doppia
della prima, esso si muoverà con moto uniformemente accelerato con
accelerazione anch’essa doppia della prima. Ma il rapporto fra la
forza applicata e l’accelerazione resterà sempre costante e questo
rapporto è la massa del corpo:
che rappresenta l'equazione fondamentale della meccanica classica.
Nel sistema SI l'unità
di misura della forza è il Newton; la forza di 1N
è la forza che applicata ad una massa di 1Kg, determina
un'accelerazione di 1m/s2
.
Terzo principio – uguaglianza fra
azione e reazione
Ad ogni azione corrisponde sempre un’azione uguale
e contraria. Quindi le mutue azioni fra due corpi sono sempre
uguali e dirette in senso contrario.
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