Da "Are Vehicle Damage
and Occupant Injury Always Proportional?" Un articolo di Steve Troyanovich, D.C., President McClean County Chiropractic Association
Bloomington, Illinois
Introduzione
Perché è grande il pericolo di lesioni anche gravi
per il conducente di un veicolo tamponato, quando soltanto una relativa
piccola quantità di danni sono provocati al veicolo stesso ?
Questa domanda deriva da un'idea tanto comune quanto
sbagliata, in quanto si crede che i danni al veicolo e le lesioni
agli occupanti siano proporzionali. Per comprendere la realtà di
questa complessa relazione, è necessario riassumere la meccanica
della collisione, per spiegare come gli occupanti del veicolo
tamponato, possono riportare lesioni anche in assenza di una
larga quantità di danni al veicolo stesso.
Meccanismo della collisione
Un tamponamento classicamente coinvolge due veicoli, il primo
o tamponato ed il secondo o tamponante. Il primo veicolo viaggia
generalmente a bassissima velocità oppure è fermo, quando viene
colpito nella parte posteriore dal secondo veicolo. A causa della
forza ricevuta nell'impatto il primo veicolo viene spinto in
avanti per alcuni metri. La quantità di forza applicata nella
parte posteriore del veicolo, dipende da numerose variabili, in
particolare dalla massa e dalla velocità del veicolo tamponante.
La quantità di accelerazione che il primo veicolo
raggiunge come risultato della collisione, dipende dalla forza
applicata dal veicolo tamponante, dalla massa od inerzia
di quello tamponato e infine da fattori esterni che
permetteranno al primo veicolo di spostarsi dopo l'urto più o
meno facilmente. Nel movimento post urto del veicolo tamponato,
incidono ad esempio le condizioni dellasfalto, se i freni
sono inseriti, se era completamente fermo od in movimento, ecc.
La prima osservazione è che a parità di forza applicata, un
veicolo che acquisisce una maggiore accelerazione, generalmente
sosterrà una minore quantità di danni rispetto ad un altro che
raggiunge un'accelerazione minore.
Accelerazione del primo veicolo
La facilità con cui il primo veicolo è accelerato può avere
una diretta correlazione con la quantità di danni sostenuti.
Infatti, se lenergia del veicolo tamponante è impiegata
nello sforzo di accelerare il veicolo tamponato in avanti,
quest'ultimo assorbe una minore quantità di energia. Di
conseguenza saranno provocati danni minori alla sua struttura. La
situazione inversa può anche essere vera, se il primo veicolo
non è accelerato, lenergia ceduta dal veicolo
tamponante nella collisione è conservata dal primo veicolo nelle
deformazioni strutturali.
Le condizioni del piano viabile (ghiaccio, bagnato, asciutto),
la composizione della strada (ghiaia molle, asfalto), se il
conducente del primo veicolo ha i piedi appoggiati sul pedale del
freno, la massa od inerzia del primo veicolo, sono tutti fattori
che avranno effetto sulla quantità di accelerazione acquisita. Si intuisce, per esempio, che un'autovettura di medie dimensioni su
strada ghiacciata e senza freni attivati, accelererà più
facilmente quando viene colpita da dietro rispetto, rispetto
ad una grande automobile su pavimento asciutto con i freni
attivi.
Dimensione dell'accelerazione del veicolo tamponato
Diversi medici ed investigatori hanno studiato in dettaglio le
collisioni a bassa velocità (1,2,3,4,5). Il tempo di contatto tra il veicolo
tamponato ed il tamponante, varia in letteratura da 0,1 a 0,2
secondi. La maggioranza degli investigatori sono soliti
quantificare l'accelerazione orizzontale raggiunta
dall'autovettura tamponata, usando multipli della forza di
gravità (G), così che possa essere correlata alle quotidiane
esperienze. Per esempio, una forza doppia di quella di gravità (2 G) raddoppia il peso effettivo di un oggetto: il peso di un
uomo di 70 Kg soggetto ad unaccelerazione di 2 G è pari a
140 Kg.
Severy (5) ha osservato che un tamponamento alla velocità di
8 mph (~13 Km/h) provoca nel veicolo tamponato
unaccelerazione pari a due volte la forza di gravità (2 G),
con un impatto che dura 0,2 secondi.
Panjabi and White (6) dicono che un tamponamento alla velocità
di 10,8 mph (~17 Km/h) con una durata d'impatto di 0,1 secondi,
provoca nel veicolo tamponato unaccelerazione 5 volte
superiore a quella di gravità (5 G). Il significato che queste
informazioni hanno per la nostra discussione è che una
collisione a relativa bassa velocità, può risultare in una
grande accelerazione applicata al primo veicolo.
Per riassumere: più facilmente il veicolo tamponato sarà
accelerato, minore è la probabilità che esso possa sostenere
danni; così, nelle stesse condizioni, una relativa bassa
velocità può provocare una sensibile accelerazione del primo
veicolo. Purtroppo, come dobbiamo osservare, la facilità con cui
il primo veicolo viene accelerato, è nemica dei suoi occupanti.
Quando il primo veicolo è colpito nella parte posteriore ed
è soggetto ad accelerazione, l'inerzia della testa degli
occupanti resiste all'accelerazione e, pur rimanendo ferma, ruota
all'indietro rapidamente rispetto al tronco. Questo movimento di
iperestensione induce una contrazione dei muscoli del collo, che
genera un rapido movimento di rotazione in avanti della testa e
del collo, con un'accelerazione maggiore rispetto a quella
acquisita dal veicolo stesso.
McKenzie (4) ha indicato una relazione fra
l'accelerazione acquisita dal veicolo tamponato e l'accelerazione
che può essere acquisita dalla testa dei suoi occupanti. A causa
della contrazione dovuta al riflesso muscolare, la testa ed il
collo di un occupante il veicolo tamponato, possono raggiungere
un'accelerazione due volte / due volte e mezzo maggiore rispetto
a quella acquisita dal veicolo stesso.
Secondo Martinez (3) un tamponamento fra due veicoli di massa
simile alla velocità di 8 mph (~ 13 Km/h), produce
un'accelerazione di 2 G nel veicolo tamponato ed un'accelerazione
di 5 G alla testa degli occupanti.
McNab (1) sostiene che un tamponamento alla velocità di 15 mph (~ 24 Km/h), produrrà nel veicolo tamponato un'accelerazione di
10 G, e, conseguentemente, la testa degli occupanti può essere soggetta ad un'accelerazione di
20-25 G.
Conclusioni
In conclusione, abbiamo visto che a parità di condizioni, un
veicolo che raggiunge un'accelerazione maggiore a causa di un tamponamento, riporterà meno danni rispetto ad un altro che
raggiunge un'accelerazione di minore intensità.
Inoltre, che nel caso in cui un veicolo è accelerato a causa di un tamponamento,
la testa ed il collo degli occupanti acquisiscono
un'accelerazione due volte / due volte e mezzo maggiore rispetto
a quella raggiunta dal veicolo.
E' stato infine osservato che quei fattori che limitano o
minimizzano i danni al veicolo tamponato, sono esattamente gli
stessi fattori che provocano grandi danni ai suoi occupanti.
References
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McNab, I. "Acceleration Extension Injuries of the
Cervical Spine." The Spine, vol. II. Rothman, Richard, and Simeone 1975.
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McNab, I. "Acceleration Injuries of the Cervical
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Martinez, J.; Garcia, D. "A Model for Whiplash." J.
Biomech. 1968; 1:23.
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the Head and Cervical Spine During 'whiplash'." J. Biomech. 1971; 4:477.
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Severy, D.; Mathewson, J.; Bechtol, C. "Controlled
Automobile Related Engineering and Medical Phenomena." "Medical Aspects of Traffic
Accidents. Proceedings of Montreal Conference, p. 52,
1955.
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White, A.; Panjabi, M. Clinical Biomechanics of the
Spine. Philadelphia: Lippincott 1978.
-
Bailey R. The Cervical Spine. Philadelphia: Lippincott
1983.
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Co. 1977.
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Turek S. Orthopaedics: Principles and Their Application.
Philadelphia: Lippincott 1977.
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Ommaya, A.; Hirsch, A. "Tolerances for Cerebral
Concussion from Head Impact and Whiplash in Primates." J. Biomech. 1971; 4:13.
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Steve Troyanovich, D.C., President
McClean County Chiropractic Association
Bloomington, Illinois
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