Da "Low Speed Collisions" di
Trevor Newbery and Dr. Robert C McElroy
Secondo un recente studio della General Motors, più del 33% di tutte le lesioni occorse negli incidenti
automobilistici, sono state riportate a seguito di collisioni
nelle quali la differenza di velocità tra i veicoli all'urto era
inferiore a 32 Km/h. E' stato inoltre osservato che più del 75%
delle collisioni a bassa velocità produttive di lesioni erano
tamponamenti.
Figura 1. Lesioni e collisioni a bassa velocità.
Negli ultimi
anni sono state effettuate
significative ricerche sugli effetti delle collisioni fra veicoli
e i conseguenti movimenti degli occupanti. Tuttavia, la
maggioranza di queste ricerche si sono concentrate sulle
collisioni ad alta velocità, tipicamente 48 Km/h o superiore. La
maggior parte degli studi eseguiti da costruttori di autoveicoli,
Organizzazioni delle compagnie di assicurazione (Insurance
Institute for Highway Safety) e dal Governo degli Stati Uniti (National Highway Traffic Safety
Administration), si sono
concentrati sulle collisioni frontali contro una barriera rigida
a velocità compresa fra 48 e 56 Km/h.
In
molte collisioni a bassa velocità, gli occupanti reclamano i comuni sintomi
associati al "colpo di frusta", come dolore al collo, alle spalle, alle braccia,
nonostante l’assenza di danni ai veicoli. Ai Tecnici Ricostruttori viene
frequentemente chiesto se le lesioni reclamate possono essere il risultato di
ciò che appare essere un evento di poco conto. Per fornire unadeguata risposta, i Ricostruttori
devono prima determinare la severità della collisione e quindi
comparare quei valori ai livelli di tolleranza umana alle lesioni.
Severità dell'impatto
Prima di vedere come determinare la severità di un
impatto a bassa velocità, è importante comprendere la
differenza fra collisioni ad alta velocità e collisioni a bassa
velocità. Quando due veicoli collidono ad alta velocità, essi
essenzialmente agiscono come due palle di creta, si deformano e
restano deformati a causa dellenergia smaltita
nellimpatto. Ci può essere un piccolo rimbalzo, o
comportamento elastico durante limpatto. Il termine tecnico
per questo rimbalzo è restituzione. Nelle collisioni ad alta
velocità, la restituzione si avvicina ai valori minimi e perciò
quando si ricostruiscono collisioni ad alta velocità, essa è
generalmente ignorata. Quando due veicoli collidono a bassa
velocità, essi agiscono maggiormente come due palle da tennis.
Le deformazioni sono in gran parte elastiche e soltanto una
piccola percentuale resta come danno permanente. Nelle collisioni
a bassa velocità, la restituzione si approssima ai massimi valori
(Figura 2). Perciò, quando si ricostruiscono incidenti a bassa
velocità, gli effetti della restituzione non possono essere
ignorati.
Quantità di
Restituzione
rilasciata dopo
l'impatto |
Velocità Km/h
|
Figura 2. Restituzione e Dv
La severità di una collisione è
quantificata dallaccelerazione (o decelerazione) risentita dai veicoli durante limpatto. Laccelerazione è la
variazione di velocità nel tempo. Il tempo di durata di una
collisione a bassa velocità è approssimativamente di 1/10 di
secondo. Ma nelle collisioni che interessano la parte superiore
od inferiore del paraurti, il tempo di durata dellimpatto
è più lungo, ed in questi casi occorre usare grande attenzione
se viene scelta la variazione di velocità come metodo per
quantificare la severità dellimpatto.
In termini generali la severità di una
collisione è correlata alla intensità dei danni riportati dai veicoli coinvolti. Tuttavia
ci sono significative differenze tra la rigidità di superfici
differenti della stessa autovettura, e tra le stesse superfici di
differenti autovetture. Per esempio, le superfici posteriori di
due autovetture diverse, possono non essere rigide allo stesso modo,
cosicché i danni riportati da due differenti autovetture, ancorché simili, possono essere
la conseguenza di collisioni di diversa severità.
Quando cè un paraurti che non
presenta segni di danno, è spesso possibile determinare la
severità dellimpatto a seguito di una ispezione del
paraurti stesso. In molti casi, la quantità di compressione del
paraurti, può essere correlata alla variazione di velocità (Dv) in
un microtamponamento. Per molte autovetture, ci sono spesso
piccoli danni od addirittura nessun danno dopo un impatto a bassa
velocità. Alcune autovetture, quelle Asiatiche in particolare,
hanno robusti paraurti che resistono maggiormente agli urti.
Nelle collisioni laterali ed oblique, i
danni sono più evidenti, essendo le strutture laterali ricoperte
da pannelli facilmente deformabili, cosicché si producono danni
anche nelle collisioni a velocità molto basse.
Attualmente negli Stati Uniti lo
standard federale di sicurezza richiede che i paraurti delle
autovetture debbano resistere agli urti frontali e posteriori
contro una barriera a velocità di 4 Km/h, senza che si creino
danni ai pannelli posteriori. E' consentito che il paraurti
stesso possa riportare danni.
I crash tests a bassa velocità indicano
che molti paraurti sono costruiti per eccedere questo standard ed
in molti casi restano senza danni a velocità ben superiori a
quella indicata nello standard.
I danni sostenuti dai veicoli durante
limpatto variano fra modelli e marche. Per alcuni veicoli
non si osservano deformazioni persino dopo impatti con variazione
di velocità (Dv) superiore a 16 km/h, mentre altri riportano
danni in conseguenza di impatti a velocità molto bassa. Queste
differenze nel comportamento dei veicoli aiutano a spiegare i
casi in cui a volte su un veicolo si osserveranno una larga
quantità di deformazioni, mentre laltro veicolo apparirà
privo di danni. Spesso i Ricostruttori sottostimeranno la
severità dellimpatto siccome non si osservano danni
durante lesame del veicolo. Similmente, sovrastimeranno la
severità dellimpatto quando si osservano danni al veicolo.
Unappropriata indagine circa le caratteristiche dei
singoli veicoli fornirà un'idea della relazione tra i danni e la corrispondente severità dellimpatto.
La tabella seguente riassume i risultati delle
prove d'urto effettuate da MacInnis Engineering. Dalla tavola è
possibile osservare il tipo di collisione ed i danni riportati
dai veicoli, entrambi devono necessariamente essere considerati
quando si determina la severità della collisione.
Tipo
d'impatto
|
Danni
|
Probabile
Massima Severità (Dv Km/h)
|
Tamponamento |
paraurti colpito, no danni
strutturali od altri danni |
16
|
paraurti non
colpito, nessun danno o danni minimi alla parte posteriore od ai fanali |
8
|
Frontale |
paraurti colpito,
no danni strutturali od altri danni; airbag non attivato |
16
|
danni minimi alla
griglia, proiettori, paraurti, airbag non attivato |
21
|
Laterale |
danni minimi alla
carrozzeria, ruote e pneumatici non colpiti |
8
|
Tavola 1 Danni e
probabile massima severità
Livello di
tolleranza umana alle lesioni
Quando un veicolo è urtato nella parte posteriore, ogni
cosa muove in avanti, inclusi il sedile, il tronco e la testa
degli occupanti. Tuttavia cè una differenza di moto: lautovettura ed il sedile muovono velocemente, il dorso
inizialmente muove molto lentamente, e la testa muove ancora più
lentamente di tutto. Di conseguenza, gli occupanti soffrono della
sensazione di affondamento allindietro nel sedile, mentre
la loro testa subisce una rotazione allindietro (questa è
lorigine del meccanismo del colpo di frusta). Come il
tronco affonda nel sedile, questo si comprime e quando la
compressione si ferma il dorso raggiunge una velocità simile a
quella dellautovettura. Il sedile quindi si scarica ed
agisce come una molla. Ne risulta una movimento del dorso in
avanti più veloce di quello dellautovettura. Come
risultato di questo rimbalzo, il dorso può muovere in avanti
circa 1,3 volte più veloce della variazione di velocità risentita dallautovettura per effetto dellimpatto.
Così, se per effetto del colpo ricevuto nella parte posteriore
l'autovettura risente di una variazione di velocità di 8 Km/h,
il dorso può muovere in avanti alla velocità di 10,5 Km/h. Se
loccupante risente di questo incremento di velocità,
dipende da vari fattori e specialmente dal comportamento delle
cinture di sicurezza.
Le lesioni possono essere riportate mentre la testa ruota
completamente allindietro (movimento di iperestensione),
oppure mentre ruota completamente in avanti (movimento di iperflessione). Unappropriata posizione del poggiatesta
può ridurre la quantità di rotazione allindietro e quindi
potenzialmente ridurre il rischio e l'entità delle lesioni.
Una volta determinata la severità della collisione, i valori
dedotti possono essere comparati con i livelli di tolleranza
umana alle lesioni. Possono essere usati i risultati dalle
attività giornaliere o quelli desunti dalle prove di collisione
a bassa velocità nelle quali sono state impiegate persone che volontariamente
si sono sottoposte alle prove.
1. Attività giornaliere: il carico a
cui un occupante è soggetto durante una collisione può essere
comparato alle attività giornaliere, solo se la direzione,
durata e dimensione del carico sono simili. Per tempi brevi, meno
di 1 secondo, la tolleranza umana alle lesioni dipende dal tempo
di durata di applicazione del carico. Un alto carico può essere
applicato senza lesioni se il tempo di durata è brevissimo.
Saltando da un tavolo sul pavimento, si è soggetti ad un'alta
accelerazione d'impatto. Ma le lesioni generalmente non occorrono
perché il tempo di durata dellimpatto è dellordine
di un 1/1000 di secondo.
I test eseguiti con le automobiline degli autoscontri hanno
rivelato che durante la collisione può esserci una variazione di
velocità dell'ordine di 8 Km/h. Il tempo di questi impatti è
comparabile con la tipica durata di una collisione a bassa
velocità.
2. Prove con volontari: la MacInnis
Engineering ha effettuato molte prove d'urto a bassa velocità con persone volontarie.
Nelle prove durto posteriori e laterali eseguite, nessuno
ha riportato sintomi durati più di tre giorni. Nelle prove
durto posteriori, i sintomi sono stati lamentati a partire
da collisioni realizzate alla velocità di 6 8 Km/h. Nelle
prove durto frontali e laterali, i sintomi sono iniziati a
partire da collisioni realizzate a circa 16 Km/h. I risultati
dei tests indicano che la soglia delle lesioni per le collisioni
frontali è maggiore di quelle per le collisioni posteriori. Ciò
rispecchia le condizioni reali, in cui nei tipici tamponamenti a
bassa velocità, gli occupanti del veicolo tamponato riportano
lesioni, mentre di solito non ne riportano gli occupanti del
veicolo tamponante.
Quando si usano i risultati provenienti dai tests con soggetti volontari, occorre tenere conto delle
seguenti limitazioni:
1. la maggioranza delle prove durto sono state effettuate
paraurti contro paraurti;
2. i volontari erano in maggioranza uomini;
3. i volontari erano in maggioranza seduti con la faccia rivolta
in avanti;
4. la maggioranza dei volontari aveva unetà inferiore ai
50 anni;
5. la maggioranza dei volontari indossava le cinture di
sicurezza;
6. la maggioranza dei volontari non aveva preesistenti patologie
fisiche;
7. i volontari erano mentalmente preparati allimpatto.
La tavola 2 mostra la relazione fra la
soglia dei danni riportati dai veicoli ed i sintomi accusati dei
volontari esposti alle prove effettuate da MacInnis Engineering's. Dalla tavole si osserva che in caso di
tamponamento esiste la possibilità che gli occupanti accusino
sintomi dolorosi anche quando il veicolo non ha danni visibili.
Tipo
d'impatto
|
Danni
|
Probabile Massima Severità (Dv Km/h)
|
Sintomi
|
Tamponamento |
paraurti colpito,
no danni strutturali od altri danni |
16 |
sintomi a
partire da 6-8 Km/h. Dati insufficienti al di sopra di 9 Km/h |
paraurti non
colpito, no danni o danni minimi alla carrozzeria od ai
fanali |
8 |
nessuno al collo,
alla testa, no rigidità, no disturbi dopo 24 ore |
Frontale |
paraurti colpito,
no danni strutturali od altri danni; airbag non azionato |
16 |
da nessuno a minore
|
danni minori alla
griglia, ai proiettori, al paraurti; airbag non azionato |
21 |
no dolore al collo,
al torace, o mal di testa |
Laterale |
minimi danni alla
carrozzeria, non colpite ruote o pneumatici |
8 |
nessuno |
Tavola 2 Soglia dei danni e sintomi accusati dai
volontari
Conclusioni
Usando i risultati dei tests di collisioni a bassa
velocità condotti a velocità note, è possibile determinare la
severità della collisione di una reale collisione a bassa
velocità. I dati della collisione reale possono essere comparati
con i risultati provenienti dalle prove di collisione a bassa
velocità per determinare se è stata raggiunta la soglia delle
lesioni.
I volontari esposti ai tests danno una buona indicazione della
severità della collisione ed i risultati indicano quando i
sintomi, che tipicamente si protraggono per meno di 2 o 3 giorni,
iniziano ad apparire (c.d. soglia di lesività).
Essendo state le prove eseguite con persone, la severità delle
collisioni è stata tipicamente contenuta entro una soglia di
sicurezza, onde evitare il pericolo di lesioni gravi ai
volontari. Perciò, attualmente i dati per indicare la relazione
fra la severità delle lesioni e la severità della collisione al
di sopra della soglia di sicurezza sono scarsi.
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